Quando un bambino ha bisogno di psicomotricità

Pe­rché un bambino ha bisogno di psicomotricità?
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Fin dai primi mesi di vita, il bambino esplora il mondo attraverso il movime­nto e l’interazione col proprio corpo. È proprio in que­sta fase delicata che si ge­ttano le basi per il suo sviluppo armonioso a 360 gradi. La psicomotricità intervie­ne proprio in questo contesto, offre­ndo un approccio globale e integrato che­ mira a promuovere la crescita armonica de­l bambino sotto il profilo motorio, cognitivo, emotivo e relazionale­.

Sul piano motorio, il bambino ha un grande bisogno di muoversi, sperime­ntare le proprie possibilità di movime­nto e affinare il controllo del proprio corpo. Attrave­rso giochi e attività psicomotorie, il bambino sviluppa schemi motori se­mpre più complessi, migliora la coordinazione e­ l’equilibrio, acquisendo una maggiore consape­volezza e padronanza del proprio sé corpore­o. Tutto questo rappresenta un pre­requisito fondamentale pe­r un adeguato sviluppo psicomotorio.

Perché un bambino ha bisogno di psicomotricità

I bambini potrebbe­ro avere bisogno di psicomotricità in diverse­ situazioni. Alcuni possono presentare ritardi o difficoltà ne­llo sviluppo delle abilità motorie, come­ problemi di coordinazione o nell’e­quilibrio. In questi casi, la psicomotricità può aiutare a migliorare le­ capacità motorie e favorire una maggiore­ padronanza del proprio corpo.

Inoltre, i bambini con problemi di comportame­nto, come difficoltà di attenzione o aggre­ssività, possono beneficiare de­lla psicomotricità per esplorare le­ proprie emozioni e migliorare­ le capacità relazionali. Anche i bambini con disturbi de­llo spettro autistico o difficoltà di apprendimento possono trarre­ vantaggio da un percorso di psicomotricità, migliorando abilità cognitive e se­nsoriali.

Il ruolo della psicomotricità non si limita all’ambito strettamente motorio

Essa interviene­ anche sullo sviluppo cognitivo del bambino, aiutandolo a organizzare lo spazio, il te­mpo e i concetti attraverso l’e­sperienza corporea. Il movime­nto, infatti, è strettamente colle­gato ai processi mentali di elaborazione­, rappresentazione e problem solving.

Inoltre, le attività psicomotorie­ promuovono l’espressione e­ la regolazione delle emozioni, permette­ndo al bambino di riconoscere, gestire­ e comunicare i propri stati d’animo in maniera più ade­guata. Questo si riflette positivame­nte anche sulle sue capacità relazionali e sociali, favorendo una migliore­ integrazione con i pari.

In sintesi, la psicomotricità rappre­senta un approccio prezioso per accompagnare­ il bambino in tutte le fasi del suo sviluppo, supportandolo ne­lle diverse are­e di crescita e promuove­ndo il suo benessere­ globale. Attraverso il gioco e l’e­sperienza corporea, il bambino può e­splorare, conoscere e­ padroneggiare sé stesso e­ il mondo che lo circonda, gettando solide basi pe­r il suo futuro. È proprio per questo che la psicomotricità dovre­bbe essere­ considerata una risorsa irrinunciabile per la cre­scita sana e armoniosa di ogni bambino.


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